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La tecnica mista dona a molti artisti contemporanei il potere di produrre opere suggestionanti sotto il profilo espressivo. A dettare le regole in questo gioco della suggestione è però come si lavorano i materiali, i quindi il modo in cui ci si mette in contatto con le loro disparità sostanziali. Non è cosi impossible, poi, che sempre in questo gioco l’opera rientri por intero, intesa in ogni sua parte costituente. Come nei lavori di Graziella Boffini, condizionati da un uso di tavolo in MDF che non definiscono univocamente l’esigenza di un supporto, ma al contrario conformano la base effettuale per suggestioni formali fondate sulla disposizione di tessuti, l’altra componenti materica fondante della poetica dell’artista. Proporzionare differenti consistenze donando loro nuova – ed unitaria -forza volumetrica significa anche, nel dizionario boffiniano, lavorare i materiale finche non arrivano a costituire la vera funzione di un autentico inganno visivo.
Le operazioni della Boffini s’inerpicano a sprone battuto sul concetto di materia, riprendendo una lezione artistica sulla sua sofisticazione che per secoli gli scultori – sono loro il termine di paragone concettualmente più consono alla valutazione dell’artista – hanno applicato alla loro pratica, da Fidia fino a Canova. D’altro canto il binomia Boffini-arte plastica non si presenta nemmeno troppo astruso, almeno tenuto conto delle soluzioni in oggetto cui l’artista fa largo ricorso: si tramuta poi in certezza quando, all’interno della sua ultima produzione, si ritrova una lezione di classicismo fidiaco nel trattamento accurato dei panneggi morbidi senza tuttavia che questo detengano l’obbligo di avvolgere “servilmente” dei corpi segnandone i volumi.
Con i mezzi offerti dalla contemporaneità l’artista indaga una mutazione genetica del drappeggio, nel suo passaggio da completamento oggetto a puro soggetto che ora gravità sù se stesso soddisfatto della propria evanescenza, ridotto a pura rappresentazione metafisica svincolata della presenza reale de un soletto “altro” suggerendo situazione narrative plurime. Boffini artista classica, neoclassica contemporanea dispiega le proprie forze fisiche e mentale nel gelare le aspettative, nel mistificare nel modo più fittizio possibile la resa di pieghe incalzanti, esposte come allucinante visioni allegoriche.
Torna a Genova, nella splendida location del Padiglione Blu progettato da Jean Nouvel, dal 16 al 19 febbraio 2018 la 14º edizione di ARTEGENOVA, Fiera Mercato d’Arte Moderna e Contemporanea, che rientra tra le più importanti nel panorama nazionale ed internazionale.
Quartiere Fieristico di Genova
INGRESSO da Piazzale John Fitzgerald Kennedy, 1 – Padiglione BLU
ORARIO
Venerdì, Sabato, Domenica ore 10 – 20
Lunedì opre 10-13
Appuntamento fieristico ormai consolidato a cui SATURA art gallery partecipa anche quest’anno, rinnovando il suo impegno nella promozione e valorizzazione dell’arte contemporanea: ARTEGENOVA si conferma una delle vetrine più prestigiose del settore, presentando le migliori gallerie e le opere dei grandi nomi dell’arte, protagonisti dei mercati internazionali.
Cinque giorni all’insegna della cultura e dell’investimento nell’arte, attesi ogni anno da un numero considerevole di operatori, visitatori, collezionisti ed investitori provenienti da tutta l’area del Nord Ovest. L’edizione del 2017 ha registrato un incremento del 15% del pubblico con più di 28.000 presenze ed un trend in costante crescita rispetto agli anni precedenti.
Più di 150 espositori offriranno a tutti gli appassionati un’antologia di opere come sempre di altissimo livello. Sarà possibile ammirare i capolavori dei grandi protagonisti dell’arte quali: Accardi, Afro, Arman, Baj, Balla, Boetti, Burri, Carrà, Christo, De Chirico, De Pisis, Dorazio, Fontana, Guttuso, Haring, Hartung, Klee, Magritte, Mathieu, Matta, Morandi, Picasso, Pistoletto, Rosai, Rotella, Schifano, Sironi, Soldati, Vasarely, Vedova, Warhol, e molti altri, fino ad approdare all’arte di attualità e alle inedite sperimentazioni degli artisti contemporanei.
L’evento, in cui SATURA crede fermamente come terreno fertile su cui innestare il valore e la visibilità degli artisti rappresentati, è una vetrina dedicata non solo al godimento estetico dell’oggetto, ma anche alla valutazione delle opere dal punto di vista economico. L’attuale mercato dell’Arte risulta infatti essere, come testimoniano le quotazioni strabilianti raggiunte da numerosi maestri, un buon settore di investimento: si è compreso, infatti, come non solo le firme dei grandi autori, ma anche le opere degli artisti contemporanei ed emergenti, possano interessare il collezionismo.
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