¡Cuba, que linda es Cuba! Exposición fotográfica de Max Gaspari, en Baranzate

Il Quadrato - Biblioteca de Baranzate

IL QUADRATO – BIBLIOTECA DI BARANZATE

Dal 4 all’11 maggio 2014 a Baranzate, presso la sala espositiva di via Sauro, angolo via Conciliazione, Max Gaspari presenterà la sua mostra fotografica dal titolo: Cuba, que linda es Cuba,

Di seguito gli orari della mostra:

domenica 4 maggio: ore 16 inaugurazione mostra , con la presenza del console di cuba in Milano, Eduardo Vidal Chirino. L’apertura della sala prosegue fino alle 19; dalle 17 alle 19 è previsto nella medesima sala l’evento: I paesi si raccontano: Cuba

venerdi 9 maggio: dalle 1630 alle 1930

sabato 10 maggio: dalle 10.00 alle 1230; dalle 1630 alle 19.00.
alle 1630 nella medesima sala è previsto un concerto di chitarra classica; a seguire dalle 18.00 Un concerto di canti e danze cubane

domenica 11 maggio: dalle 10.00 alle 1230; dalle 1630 alle 19.00
dalle 1700 alle 1900 nella medesima sala è prevista la presentazione del libro di Max Gaspari: La islas de las cotorras, diario-guida di cuba

 

“La casa editrice Ottomani nasce il 26 luglio 2012 in occasione di una mostra fotografica dedicata a Cuba. Il giorno prescelto per la mostra e, in un certo senso anche per la nascita della casa editrice, non è affatto casuale. Il 26 luglio ricorda infatti l’assalto che le truppe rivoluzionarie, guidate da Fidel Castro, lanciarono contro la caserma della Moncada a Santiago di Cuba. E, in onore di quell’attacco, anche il movimento rivoluzionario che crebbe negli anni successivi si diede il nome di “Movimento 26 luglio”. Una parte delle foto che si troveranno esposte nei locali del Comune di Baranzate facevano già parte di quella prima mostra che si tenne nella palestra Luchino Visconti del circolo Arci Bellezza di Milano. Si tratta di foto che cercano di raccontare Cuba sia sotto il profilo dei luoghi più conosciuti, sia sotto il profilo delle icone dell’isola, quali, ad esempio, le automobili d’epoca che passano per le strade e che raccontano, ognuna, un piccolo pezzo di storia. Ma è anche una raccolta di volti, di angoli di vie o di sentieri, di squarci che cercano di rilevare la vita quotidiana degli abitanti dell’isola più bella che “occhi umani videro”, come appuntò Cristoforo Colombo nei giorni immediatamente successivi al suo primo sbarco.
Noi personalmente ci siamo divertiti molto ad allestire questa mostra. E speriamo di riuscire a trasmettervi questo divertimento e questa gioia”.

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