Profili d’artista: Graziella boffini

Rilievo orizzontale, 2004
tecnica mista su tavola, cm 41×50
Graziella Boffini è nata nel 1963 ad
Abbiategrasso (MI), dove vive e la-
vora. Ha collaborato con gallerie,
studi d’arte, teatro, televisione, studi
grafici, di moda e di design in Gran 
Bretagna, Svizzera, Francia, Giappo-
ne, Germania, Danimarca, Stati Uniti
e Italia.

PRESENTACIÓN Viernes 12/3 18h

SATURA Palazzo Stella

centro per l’arte contemporanea
Piazza Stella 5/1 – 16123 Genova tel. 010.246.82.84 / cell. 366.592.81.75
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Quando l’artista lavora con tecnica mista conta solo una cosa in particolare: 
come si lavorano i materiali, di conseguenza il modo in cui si crea un contatto 
tra le loro disparità sostanziali. A cominciare dalla base scelta, come acca-
de nei lavori di Graziella Boffini, caratterizzati dall’uso di tavole in MDF che 
al definire l’univocità di un supporto preferiscono la finalità d’essere “ogget-
ti d’integrazione compositiva”, pista di lancio per un’informale basato sulla 
manipolazione di tessuti, l’altra componente materica fondante nella poetica 
dell’artista. Proporzionare disparità dotandole di nuova - ed unitaria forza vo-
lumetrica significa anche, nel dizionario boffiniano, lavorare i materiali affinché 
arrivino a costituire un autentico agguato alla percezione visiva. 
Boffini tenta la scalata al concetto di materia, riprende oggi una lezione an-
tica sulla sua sofisticazione che per secoli gli scultori (ovvero il termine di pa-
ragone concettualmente più consono alla valutazione dell’artista) hanno 
applicato alla loro pratica, da Fidia fino a Canova. D’altro canto nel binomio 
Boffini-arte plastica non c’è nulla di troppo assurdo, tenuto conto soprattutto 
dell’ampio ricorso a soluzioni in aggetto. Diventa poi una certezza quando, 
all’interno dell’ultima produzione dell’artista, si ritrova Fidia schietto e la sua 
lezione classicista concentrata sul trattamento accurato dei panneggi mor-
bidi; lezione evidentemente appresa ed interiorizzata senza effetti pedestri, 
ad esempio negando che il fine di quelli sia avvolgere “servilmente” corpi e 
relativi volumi. 
L’artista indaga una mutazione genetica del drappeggio, nel suo passaggio 
da complemento oggetto a puro soggetto. Un drappeggio che ora gravita 
su sé stesso, soddisfatto della propria evanescenza, ridotto a pura rappresen-
tazione metafisica svincolata dalla presenza reale di un soggetto “altro”, sug-
gerendo situazioni narrative plurime. Boffini artista classica, neoclassica, con-
temporanea, acconsente che le proprie forze fisiche e mentali si coalizzino 
nel gelare le aspettative, nel mistificare nel modo più fittizio possibile la resa di 
pieghe incalzanti. Esposte ora come allucinanti visioni allegoriche.
Cartina geografica di mondi inventati, 2004
tecnica mista su tavola, cm 41x55
Storia di un genere (dettaglio), 2018
tecnica mista su mdf, cm 70x100
Lenzuolo (dettaglio), 2005
tecnica mista su tavola, cm 40x50

GRAZIELLA BOFFINI

Pesentación