Biblioteca Comunale Centrale
Palazzo Sormani-Sala del Grechetto
via Francesco Sforza 7 Milano
Mercoledì 18 settembre, alle ore 18.00
Voci dalla Spagna letteraria
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Presentazione di due libri delle Edizioni Medusa di Milano;
Interviene Arturo Lorenzo, direttore dell’Istituto Cervantes di Milano
In viaggio con Don Chisciotte di Miguel de Unamuno.
Il volume raccoglie un insieme di saggi brevi e di articoli scritti dal grande intellettuale e scrittore spagnolo sull’opera di Cervantes. Era un progetto che lo stesso Unamuno voleva realizzare e non ebbe poi il tempo di condurre in porto. Si presenta come una raccolta organica che, accanto al celebre Vita di Don Chisciotte e Sancio (1905), completa per il lettore italiano il panorama delle importanti ricerche di Unamuno sul mito più grande della letteratura spagnola, che Milan Kundera, nella sua Teoria del romanzo, pone come fondamento del romanzo moderno. La raccolta, a cura di Enrico Lodi, comprende il saggio “Il cavaliere della triste figura” del 1896, mai tradotto finora, dove Unamuno confronta le descrizioni che ritraggono Don Chisciotte nel romanzo con i ritratti che i pittori moderni ci hanno dato dell’antieroe di Cervantes. Tra baffi cadenti e riflessioni sulla possibile bruttezza del personaggio di Cervantes, lo scrittore torna sul tema che gli sta più a cuore: il valore universale di questo mito.
Poesia dell’intimità. 1929-1962 di Leopoldo Panero
Leopoldo Panero è una della voci più significative della poesia spagnola contemporanea, il miglior poeta del dopoguerra secondo Dámaso Alonso e Jorge Guillén, figure di spicco della Generazione del ’27. La sua opera, espressione di un intimismo fondato sui valori familiari e religiosi, canta il paesaggio del Guadarrama, quale spettacolo rigenerante della natura, il sentimento d’amore e le inquietudini esistenziali che cercano nella presenza di Dio una risposta alle domande dell’uomo. Un impegno assoluto, dove l’esperienza quotidiana della vita si intride di spiritualità e trascendenza, e va alla ricerca del luogo originario della perduta innocenza. Da qui una scrittura cristallina, scevra di preziosismi e ricca di silenzi; una poesia elementare, affidata alla musicalità di un verso classico e moderno. L’emozione che la sostiene nasce dall’intimità del poeta e traduce il momento della scoperta dell’amore, ma in generale riflette il dubbio che si apre al dialogo con una voce superiore, non ben definita o raggiunta. Quel che conta non è il destinatario del canto, bensì il mondo interiore che, con l’esperienza terribile della guerra civile, si arricchisce di immagini concrete e vitali. Motivi extraletterari hanno finito per emarginare la figura e l’opera dell’autore; questa antologia, la prima in Italia che riunisce i testi esemplari, vuole riscattare dal silenzio l’indiscutibile bellezza della poesia di Leopoldo Panero.